Norme di riferimento

Sto cercando di reperire tutte le norme al riguardo per poter poi procedere alla progettazione finale tenendole in considerazione, o rischia di rendersi necessario un ritorno alla prima fase di analisi proprio quando si crede di essere pronti a passare in produzione.

Dal sito CEI:
Sistemi di allarme e intrusione: corrigendum alla norma EN 50131-1 (CEI 79-15)
Il CENELEC ha approvato il corrigendum alla Norma EN 50131-1: dal primo marzo 2004 verranno ritirate le Norme nazionali in conflitto.
La Norma EN 50131-1 specifica i requisiti che devono avere i sistemi di allarme intrusione installati: non specifica, viceversa, i requisiti relativi al progetto, alla pianificazione, all'installazione ed alla manutenzione di tali sistemi.
Per quanto riguarda le norme italiane, la Norma CEI 79-3 non dovrebbe essere ritirata perché fornisce i criteri da seguire nella progettazione, esecuzione, verifica e manutenzione degli impianti di rilevamento e segnalazione di effrazione e di intrusione, nonché stabilisce i livelli di prestazione. Dunque tratta argomenti differenti da quelli considerati dalla Norma EN 50131-1, ad esclusione dei livelli di prestazione. Per questi ultimi, il Comitato Tecnico 79 ha allineato i 3 livelli di prestazione degli impianti fissati dalla Norma CEI 79-3 ai 4 livelli di sicurezza relativi ai sistemi di allarme indicati nella Norma EN 50131-1 attraverso una tabella di conversione pubblicata nel Foglio di interpretazione CEI 79-3 - F.20.
Nell'introduzione della Norma EN 50131-1 è indicato che essa non è utilizzabile per effettuare prove dei singoli componenti dei sistemi di allarme intrusione: i requisiti per le prove dei singoli componenti sono indicate nelle relative Norme sui componenti.
Le Norme della serie EN 50131 saranno composte da 7 Parti. La Norma EN 50131-1 tratta i requisiti generali e rimanda per la definizione dei requisiti e delle prove dei singoli componenti alle Parti da 2 a 7. La maggior parte di tali documenti è attualmente in fase di lavorazione. È ad oggi pubblicata la sola parte relativa ai gruppi di alimentazione (Norma EN 50131-6) per la quale non è stata definita la data di ritiro ed i cui contenuti sono sostanzialmente in linea con quelli della Norma CEI 79-2 ad eccezione della parte relativa ai test ambientali. La Norma CEI 79-2 non tratta i requisiti di sistema, ma è incentrata sulle caratteristiche tecniche dei singoli componenti e dunque non è in contrasto con quanto indicato nella Norma EN 50131-1. Pertanto anche la Norma CEI 79-2 mantiene la sua validità e non sarà ritirata il primo marzo 2004.
La posizione del CEI è quella di mantenere attiva la Norma CEI 79-2 fintanto che l'intera serie EN 50131 non sia stata pubblicata: è peraltro noto che qualsiasi EN che tratti argomenti presenti nella Norma CEI 79-2 può generare modifiche in opportune parti di quest'ultima (come già avvenuto, ad esempio, in occasione del recepimento della Norma EN 50130-4, che ha comportato per la Norma CEI 79-2 la pubblicazione della CEI 79-2 Ab:2000).

Come si può notare, il testo citato è piuttosto vecchiotto, ma non sono ancora riuscito a reperire granché di più recente. Comunque pare che i comitati siano piuttosto lenti nell'approvare le cose...

Alcuni link a siti che citano le norme da seguire nel "ramo" antifurto:

Più o meno sempre le stesse, quindi...

Sono inoltre da considerare anche i lavori del CT 205 del CEI ("Sistemi bus per gli edifici"), che hanno portato alle norme CEI EN 60948 "Tastiera numerica per sistemi elettronici per uso domestico" e la famiglia di norme CEI EN 50090 "Sistemi elettronici per la casa e l'edificio (HBES)". Potrebbero essere attinenti anche le norme tecniche CEI R205 (anche se si riferiscono a BatiBUS, EIB ed Esprit HS).

Se solo il CEI non chiedesse uno sproposito per OGNI fascicolo della norma (54€... e mi servirebbero almeno le 79 dalla 2 alla 8, più eventualmente i fogli di interpretazione, per un minimo di circa 400€!) le avrei già comprate... Ma tant'è... Vedrò di chiedere a qualche conoscente installatore se le ha, per darci per lo meno un'occhiata ed evitare di fare qualcosa che poi non risulti certificabile magari per un dettaglio secondario.